Regia: Joby Harold
Cast: Hayden Christensen, Jessica Alba, Terrence Howard,
Lena Olin, Christopher McDonald
USA 2007
Un film con velleità di thriller drammatico-metafisico.
Velleità purtroppo che rimangono solo sulla carta.
La prima mezz’ora funge da prologo (di una lentezza
eccessiva) a quello che ci aspetteremmo sia il
nucleo fondamentale della trama
(l’operazione da “sveglio” a cuore aperto).
L’attesa però della grande evoluzione viene disillusa
da un susseguirsi di scene abbozzate
e di colpi di scena relativamente prevedibili.
Se il tema proposto era interessante,
(i titoli di testa lasciavano ben sperare)
ci si rende facilmente conto di quanto sia stato gestito
con una mediocrità che soltanto in pochi punti
acquista una dimensione mediamente godibile.
Finale frettoloso.
Regia: Juan Antonio Bayona
Cast: Belèn Rueda, Fernando Cayo, Geraldine Chaplin
Montserrat Carulla, Mabel Rivera, Alejandro Campos
Messico, Spagna 2007
Prodotto da Guillermo Del Toro (il cui “marchio”
in quanto a horror ormai è più che una garanzia),
il film non brilla per la sceneggiatura,
che spesso emerge solo grazie all’eccezionale fotografia.
Gli elementi classici di genere (villa gotica,
presenze terrificanti, la psicologia tormentata della protagonista)
pur essendo stilisticamente di rilievo rischiano
più volte di perdersi in una trama delineata .
D’altro canto, parlare di Horror non è proprio corretto,
visto che il piano della narrazione si eleva
nella misura in cui si sposta di continuo
su un’analisi del vissuto interiore della protagonista.
(interpretata magistralmente da Belen Rueda, c’è da dirlo).
Il tentativo di avvicinarsi ad un capolavoro come
La spina del diavolo del maestro Del Toro comunque non riesce,
anche se regala un film mediamente godibile.
Regia: Marc Forster
Cast: Daniel Craig, Judi Dench, Olga Kurylenko,
Giancarlo Giannini, Jesper Christensen, Mathieu Amalric,
Gemma Arterton, Jeffrey Wright
Usa, UK 2008
Le novità che Daniel Craig aveva portato
rispetto alle precedenti interpretazioni
del noto agente segreto avevano fatto
avvicinare a questa saga anche i precedenti detrattori.
Purtroppo qui ci troviamo davanti ad un gran passo
indietro rispetto al precedente (Casino Royale).
Le scene d’azione, specialmente le prime, sono
del tutto confusionarie e talvolta incomprensibili
a causa delle strettissime inquadrature.
Il film scorre via veloce, questo va detto, ma senza
alcun sobbalzo, effetto questo di una sceneggiatura
non eccelsa. Craig si dimostra il nuovo 007 per
eccellenza e le solite bellezze di contorno non
mancano (Olga Kurylenko è da infarto), ma la
sostanza rimane davvero poca.
Peccato, davvero riuscito a metà.